Spengo la prima candelina

È passato un anno da quando ho aperto le porte del mio studio.

Quante cose sono accadute!

Ogni giorno di più, mi accorgo di quanto sono fortunata e felice del lavoro che faccio.

Non è semplice avere di fronte a sé una persona che soffre e sentirne il dolore: è una cosa viscerale che fa vibrare profondamente le corde dell’anima.

Quando ero piccola leggevo autobiografie: mi trovavo ammaliata dalle potenzialità e dalle oscurità dell’essere umano.

E ora sto sperimentando questo. Dal vivo. Nella stanza di terapia.

Ogni essere umano – chiunque davvero! – ha una propensione innata alla realizzazione di se stesso.

Molto spesso, però, ci sono degli ostacoli che si frappongono tra sé e quello che chiamo “eudaimon”.

Se si rimuovono questi ostacoli, l’individuo potrà dare alla luce se stesso: proprio come una ghianda diventerà una quercia.

Ecco che la paura lascia spazio alla fiducia, ecco che si riprendono in mano dopo anni i pennelli per dipingere tele (e la propria vita), ecco che le cose che sembravano insormontabili – come l’esame di maturità o la patente – diventano piccolezze, ecco che si trova il coraggio di mollare una relazione tossica, ecco che il giudizio verso di sé si trasforma in accettazione e una carezza.

La terapia è magica. I pazienti sono magici.

Nutro una profonda stima per chi si siede davanti a me: ci vuole tanto coraggio per tirare fuori il dolore che si è tenuto celato per tanto tempo: nascondere la polvere sotto il tappeto non la elimina.

Quando la mia prof mi diceva che poi, dopotutto, ci si ritrovava a voler bene ai propri pazienti, io pensavo dicesse delle enormi cavolate. E invece, è esattamente così!

Perché quando incontri una persona – e la incontri per davvero – quel momento è unico e sai che cambierà la tua vita. Diventi migliore, più esperto di vita, più umile. Le persone sono bagagli immensi di esperienze e risorse, di drammi e di atti di coraggio.

La terapia è una bacchetta magica che trasforma il dolore personale in un qualcosa che ha senso: e sì, questo che faccio è proprio il lavoro più bello del mondo!

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